Centro Europeo di Solidarietà

Danzica è una città profondamente legata alla storia europea. Qui hanno avuto luogo i primi attacchi della Seconda guerra mondiale e nel 1980 il sindacalista Lech Walesa guidò un grande sciopero presso i cantieri navali per manifestare in favore dei diritti umani nella Polonia comunista. Questa prima grande protesta sociale nel blocco sovietico venne in seguito interpretata come l’inizio dello spaccamento dell’Unione Sovietica.

Roads to Freedom: una straordinaria esposizione

Il Centro Europeo di Solidarietà è situato a nord del vecchio centro di Danzica, nei pressi dell'ex cantiere Lenin. I visitatori del museo entrano attraverso il famoso Cancello n. 2 che ebbe un ruolo decisivo durante lo sciopero, in quanto gli operai del cantiere navale si radunavano ogni giorno davanti a questa entrata. Nel museo, la vasta esposizione Roads to Freedom racconta la lotta di Solidarność attraverso migliaia di foto, filmati e oggetti. Come le 21 richieste dei manifestanti su tabelloni in legno scritti a mano, che oggi fanno parte della Lista del Patrimonio Documentario Mondiale dell’Unesco. Lech Walesa e i suoi colleghi richiedevano oltre al riconoscimento del diritto di sciopero, migliori condizioni di vita e libertà di espressione in Polonia. Impressionante è anche la camionetta della polizia antisommossa che ricorda lo stato di assedio mantenuto fino a 3 anni dopo lo sciopero. Oppure la riproduzione del negozio di alimentari con gli scaffali vuoti che ricorda quanto doveva essere dura la vita nella Polonia comunista. Nella sezione esterna del museo si trova un pezzo del muro di Berlino, un carro armato e il muro che Walesa scavalcò per partecipare allo sciopero. Il Centro Europeo di Solidarietà si presenta moderno e interattivo. Le descrizioni in inglese e i tour audio in diverse lingue forniscono una spiegazione interessante degli avvenimenti storici e del trionfo di Solidarność. Alla fine dell’esposizione i visitatori possono lasciare un messaggio su una grande opera d’arte che riporta la scritta “Solidarność”. All’interno del museo vi sono anche un caffè, un ristorante e un negozio. E per gran parte dell’anno è aperta la piattaforma di osservazione sul tetto, che offre una vista sul vecchio cantiere Lenin.

Monumento agli Operai CadutiMonumento agli Operai Caduti

Commemorazione delle vittime

Fuori dal museo si trova il Monumento agli Operai Caduti alto 42 metri e composto da 3 croci svettanti in cemento alle quali sono fissate delle ancore. La struttura commemora i 42 operai dei cantieri navali uccisi durante lo sciopero del 1970. Il governo polacco si impegnò a installare questo monumento durante le negoziazioni per gli Accordi di Danzica, che il 31 agosto 1980 vennero stipulati insieme a Solidarność. Nel 1990, appena 10 anni più tardi, Lech Walesa fu eletto presidente durante le prime elezioni democratiche in Polonia.

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