Il simbolo del potere di un cavaliere
Le torri di Bologna furono costruite nel 12° e 13° secolo e presero il nome dalle famiglie che le finanziarono. La costruzione delle torri era un progetto costoso, che poteva richiedere sino a 10 anni per la sua realizzazione. Il fatto che le Due Torri abbiano una differenza di altezza pari a 50 metri potrebbe significare che la famiglia dei Garisenda era meno potente di quella degli Asinelli. In ogni caso, i Garisenda non hanno investito sufficientemente in fondamenta solide: la torre, originariamente alta 60 metri, ha subito un notevole infossamento nel corso dei secoli ed oggi ha una pendenza di circa 3 metri verso sud. Parte della torre instabile fu rimossa nel 1360 per paura che potesse crollare. La Torre degli Asinelli fu costruita tra il 1109 e il 1119, probabilmente commissionata dal nobile cavaliere Gherardo Asinelli, che viveva vicino alla torre. Oggi, nella parte inferiore della torre, vi sono artigiani che vendono i propri prodotti, mentre un tempo vi era una roccaforte che ospitava i soldati della guardia.
L’amore vince tutto
Secondo gli abitanti, la Torre degli Asinelli in realtà non fu costruita da Gherardo Asinelli. Una leggenda molto più romantica narra che, un giorno, un giovane uomo che trasportava sacchi di ghiaia sul suo asino (da qui il nome asinelli), vide una splendida fanciulla. Innamoratosi, l’uomo chiese la sua mano al padre di lei, un ricco nobiluomo. Il padre scoppiò a ridere e disse: “Solo se costruirai la torre più alta di tutta Bologna!” Poco dopo, il giovane uomo trovò una montagna di monete d’oro, che utilizzò per finanziare la costruzione della torre più alta della città. La Torre degli Asinelli fu quindi utilizzata come dote per il suo matrimonio con la ragazza, e continua ad essere un simbolo del potere dell’amore.