Soweto in rivolta
La decisione governativa del 1976, che prevedeva di educare i bambini in afrikaans e non in inglese, venne accolta con forti proteste a Soweto. Durante una marcia studentesca, la polizia sparò al tredicenne Hector Pieterson, uccidendolo. La foto del ragazzo che viene portato via dal luogo della protesta ha fatto il giro del mondo. L’Hector Pieterson Memorial Site è stato fondato nel 2002 per commemorare quell’estate di rivolte, che vide la morte di centinaia di persone. Il museo, vicino al luogo dell’uccisione, racconta le rivolte attraverso testimonianze, foto e filmati.
Eroi dell’apartheid
Molti combattenti della lotta anti-apartheid trascorsero parte della propria vita a Soweto, tra cui Nelson Mandela e l’Arcivescovo Desmond Tutu. Entrambi avevano una casa su Vilakazi Street nel quartiere di Orlando West, l’unica strada al mondo ad avere ospitato ben due premi Nobel. Nota a molti per le innumerevoli apparizioni televisive dell’ex moglie Winnie, la semplice “matchbox house” in mattoni rossi in cui visse Mandela è oggi un museo ricco di cimeli, dipinti e foto di famiglia.
Metropoli africana
Johannesburg potrà essere una metropoli moderna e frenetica, ma a Soweto regna un caos maggiormente gradevole. Dal ponte del Chris Hani Baragwanath Hospital si può osservare il quartiere, con il suo affascinante brulicare di venditori ambulanti che offrono la propria merce e di clienti che cercano di ottenere il miglior prezzo. Contemporaneamente, i pendolari cercano di fermare un taxi per recarsi al lavoro.